mercoledì 27 luglio 2011

Francesca - IPM Ferrante Aporti
26-6-2011

Per me era il primo giorno di servizio, ero un po’ spaventata e un po’ curiosa per questa nuova esperienza. Appena entrati con il mio gruppo siamo andati dai ragazzi nella sala interna. C’era molto caldo e mi aspettavo una sala un po’ più grande in realtà era molto piccola con tanti ragazzi all’interno. Dopo un po’ di iniziale imbarazzo, che Anna ha fatto in modo svanisse presto, abbiamo giocato a carte, qualche partita ad “Uno” per rompere il ghiaccio. Essendo la mia prima volta all’interno di un carcere forse non mi rendevo conto di alcune dinamiche o tensioni tra i ragazzi ma a me non sembrava assolutamente di stare in un carcere, stavo semplicemente passando del tempo con dei ragazzi non tanto più piccoli di me che giocavano, ridevano e scherzavano con noi. Anche fuori il gruppo era tranquillo. Dopo l’iniziale senso di tristezza che quelle alte mura grigie inevitabilmente portano anche lì ho dimenticato presto dove ci trovavamo, abbiamo fatto un divertente torneo a biliardino dove quasi tutti i ragazzi hanno giocato (a parte qualcuno che rimaneva un po’ più in disparte e qualcun altro giocava col pallone). Una cosa molto bella che mi ha colpito e che anche un agente si è prestato a giocare con noi facendo squadra con uno dei ragazzi, anche questo ha contribuito a creare un clima molto sereno.
Dai vari racconti ho capito che non sempre sarà così, che non sempre i ragazzi sono tranquilli o hanno voglia di giocare e ridere ma posso dire che questo primo sevizio è stato molto positivo per me, un’esperienza sicuramente da ripetere.


mercoledì 28 luglio 2010

IPM Ferrante Aporti - Torino 25 luglio 2010

“ Mi prometti che ora che uscirai di qua dirai a tutti quelli che conosci che in carcere non siamo solo tutti criminali?”

… questa è la frase con cui mi ha lasciato ieri Edo... due occhioni verdi, dolcissimi e spaventati.

E' da ieri che penso a ciò che mi ha raccontato, è da ieri che cerco di decifrare e di tradurre ciò che ha suscitato dentro di me, non credo di riuscirci però... un turbine di emozioni, un caos di sentimenti che si accavallano dentro di me e che sembra non vogliano mettersi in ordine... paura, commozione, rabbia, impotenza, dolcezza, forza... questi e molti altri sentimenti continuano a saltellare dalla mia mente al mio cuore e non accennano a lasciarmi tregua...

E' difficile da spiegare a parole, è difficile riuscire a rendere l'idea di ciò che ho vissuto ieri e in realtà credo che potrei stare qua per tutta la notte a cercare di descrivere ciò che ho provato ma non è la stessa cosa, sono emozioni che se non vivi... è riduttivo raccontarle...

Certo sapevo che sarei andata in una prigione e di certo non mi aspettavo di entrare in una casetta colorata addobbata con fiori e piante … però non immaginavo che fosse cosi brutta una prigione... hai veramente la sensazione che ti manchi l'aria, è tutto buio e tetro, ci sono sbarre dappertutto, è tutto chiuso con chiavi d'ottone enormi, ci sono pannelli opachi alle finestre delle camere affinché i ragazzi non abbiano contatto con la realtà...

Ieri c'era un sole stupendo, c'era il cielo azzurro e pensare che loro non potevano vederlo... mi mette un'angoscia allucinante...
Ci ho messo mesi a metabolizzare l'idea di voler andare in carcere, con la mia mente ultra-mega razionale non riuscivo a capire per quale motivo sarei dovuta andare a “rallegrare” persone che erano in carcere non per una crudele coincidenza, non per volere del fato ma perché erano colpevoli di qualcosa di sbagliato...
Ecco ieri ho capito finalmente...

Grazie Edo...

Grazie perché con i tuoi occhi mi hai dato risposta alle mille domande che avevo in mente da mesi...
Grazie perché con i tuoi racconti ho avuto ulteriore conferma di quanto la maggior parte delle persone che popolano questo mondo vivano soffocate dal pregiudizio, dal risentimento e dall'egoismo...
Grazie perché con il tuo sorriso mi hai fatto capire che continui a credere, continui ad avere la voglia e la speranza di cambiare e di essere finalmente considerato un ragazzo “normale”

Edo mi ha raccontato tutta la sua vita, è venuto lui a cercarmi, aveva bisogno di parlare... mi ha raccontato che era dentro perché rubava negli appartamenti, mi ha descritto nel dettaglio come smantellava le serrature, mi ha spiegato di come lo faceva sentire forte e invincibile il riuscire a scassinare una cassaforte... aveva 15 anni, viveva a Milano e aveva trovato il modo di farsi tanti soldi senza troppa fatica, tanti soldi che gli servivano per fare la vita bella che si fa a Milano... diceva di guadagnare cosi tanti soldi che a volte ne avanzava un po' e non sapendo cosa farsene li usava per comprare la coca...

Poi però mi ha detto “però vedi avevo 15 anni, ero un bambino e non sapevo cosa facevo... adesso sono grande, ho capito tante cose, questa vita mi fa schifo, io voglio uscire e ricominciare a vivere. Ho solo una gran paura...” Gli ho chiesto di cosa aveva paura e lui mi ha detto “Ho paura che la gente continuerà a considerarmi un delinquente per sempre, anche quando avrò 50 anni la gente non si ricorderà di quanto sarò bravo a fare il mio lavoro ma si ricorderà solo che a 15 anni svaligiavo le case dei ricchi, sono marchiato a fuoco per sempre Fede...”

E come dargli torto????!!!! … Io ci ho messo mesi per cacciare questi pensieri dalla mia mente, il mondo intero fa questi pensieri quotidianamente, sempre... come potevo rassicurarlo???!!

Ha ragione, Edo ha ragione... lui vuole ricominciare, lui vuole rifarsi una vita ma da solo non ce la fa … e come fa se fuori non c'è nessuno disposto ad aiutarlo????!!

Come fa a “guarire” se non c'è nessuno disposto a dargli una seconda possibilità???!!

E' questa la cosa che mi fa più rabbia... là dentro è pieno di gente che non ha alternative, già sa che uscito da lì ritornerà a fare la vita di sempre, ritornerà a spacciare magari facendo solo più attenzione a non farsi beccare dalla polizia perché tanto non ha altre possibilità...

e già questa è una cosa terribile...

e poi???!! Poi però ci sono anche quelli come Edo, forse più fortunati, forse più maturi, forse con la testa più a posto...

... non lo so cos'ha Edo in più degli altri... forse ha solo voglia di essere un ragazzo di 19 anni come tanti altri

... e io sono qua a pensare nella mia mansarda a come potrei aiutare quelli come lui...

… ma finché sono da sola a pensare a tutto ciò ho come l'impressione che otterrò ben poco...

Grazie ragazzi, grazie a tutti quelli che pensano allo stesso modo che penso io...



Un abbraccio a tutti

Puffettina – VIP Torino

Volocarcere - Clown Smack – Torino

25 luglio - IPM "Ferrante Aporti" - Torino

"Ho una bimba di 8 mesi e non posso vederla" ...
"Era due anni che lavoravo e ora sono qui" ...
"Tanto se hai quella testa non puoi cambiare" ...
"Tanto è così il mondo, si torna sempre a fare le stesse cose"
...
Domenica al Ferrante: ecco alcune delle parole che girano nel mio cuore, nella
mia testa, nel mio stomaco. Altro servizio emozionante, ricco, arricchente: un
dono.

Entriamo in 3, squadra ridotta... che responsabilità... Ciupa Ciupa al suo
primo servizio, mi sentivo angelo senza sapere, Spank da fuori Torino, io da
referente... via si parte per il gruppo Orientamento.

Le prime emozioni: ci fermiamo... il mio pensiero di non saper accogliere
sotto la mia ala protettrice chi era al primo servizio, la voglia di dare
serenità...
Nulla ci ferma, saliamo le scale, cerchiamo dove andare e aspettiamo...
ritrovo facce già viste, mi sembra di ritrovare amici: i realtà sono amici!

Superato il primo momento in cui sembrano voler stare tra di loro ecco che
tutto inizia... incontrare i loro sguardi intensi e profondi, vedere la loro
voglia di fare i duri e poi in realtà il venire a cercarci...

Il primo momento del servizio è stato di gioco e di chiacchiere: domande sul
loro paese, sulla loro religione, giochi di carte, giochi di logica... arriva
l'ora di uscire fuori... "giochi a calcio?" mi chiedono... "chi? io?" ho
pensato "proprio io che non prendo neanche una palla"... "SI! Belloooo!" ho
subito risposto... emozioni che non so spiegare: vedere loro che nella loro ora
d'aria, unico momento di movimento e svago, hanno scelto di giocare con noi, di
rinunciare alla partita di calcio tra loro per stare con noi... e la loro
attenzione era sempre a noi: un passaggio, un non arrabbiarsi per i 1000 tiri a
vuoto... Grazie! Che potrei dire di più...

A furia di correre dietro alla palla sono senza fiato... mi stacco da loro...
un saluto agli agenti e poi con Ciupa Ciupa scegliamo di andare dai ragazzi che
avevano scelto di allontanrsi da noi. Si potrà??? mi chiedo... ma già il mese
scorso non avevo osato avvicinarmi... questa volta dovevo provarci!! E allora
grazie alla mitica Ciupa Ciupa abbiamo iniziato a parlare... tra prese in giro
e frasi serie abbiamo agganciato... due ragazzi sono papà, ma solo uno di loro
può vedere la figlia: leggi che non riesco a comprendere... un ragazzo era due
anni che ormai aveva scelto di cambiare strada e invece sono venuti a
prenderlo: anche qui leggi o scelte che non riesco a comprendere... come fai a
far cambiare loro strada se la società non aiuta? come dar loro torto?

E poi il confronto diretto con loro "tanto se hai quella testa non puoi
cambiare" dice un ragazzo... e torna in me la voglia di dire loro di guardare
oltre, quell' "oltre" senso di tutto, senso della vita, guardare avanti. "se ti
dicono di cambiare non cambierai mai, ma se scegli tu di cambiare allora il
cambiamento è possibile" dico io
E poi ancora "ma tanto questo è il mondo"... "finchè pensi che questo è il
mondo di sicuro non cambiarà niente, ma se pensi che la situazione può cambiare
allora magari qualcosa si muove" dico io

sono le 16.30, dovremmo usicre... chiedo all'agente se possiamo stare con loro
fino alle 17: "si" mi dice "ma non hai niente da fare a casa?". "sono piena di
cose da fare, ma questo giorno è per loro!"
Pensieri, dubbi... cosa posso fare per questi ragazzi? ci salutiamo...
"stringi forte la mano" mi ha detto uno di loro... come non voler salutare,
come voler prendere tutto ciò che di buono c'è oltre quel muro...

Poi la condivisione: a volte sono i pregiudizi a frenarci, a vietarci di
avvicinarci a loro. Sono fortunata: questi pensieri sono lontani da me.
Col cuore stracolmo di emozioni che in questo periodo la vita mi offre...
Grazie ragazzi!
Smak

Zompetta - Volocarcere - Gruppo Femminile

25 luglio 2010 – Carcere Minorile “Ferrante Aporti” di Torino – Sezione Femminile


Dopo le prime due volte del maschile, eccomi la prima volta alla sezione femminile….
Non so cosa fare, non so cosa portare, basteranno le carte di Uno o una semplice partita a calcio come facciamo con i ragazzi per creare l’aggancio? No, non servono…non le guardano…ci dice chi ha più esperienza di noi….le ragazze vogliono essere occupate, altrimenti si stancano e se ne vanno…bene, non ho con me perline, trucchi, disegni e cose varie….decisamente sono cose che nemmeno ho fatto da piccola…da piccina avevo il pallone ai piedi e non queste cose che nemmeno saprei da dove prendere!
Non importa….improvvisiamo…portiamo noi stesse….
Purtroppo, a parte qualche raro momento di apertura delle ragazze, il servizio alla sezione femminile è davvero difficile se non hai niente con te: dopo un po’ si stancano, non ti guardano, stai loro parlando e loro si alzano e se ne vanno. Non ti considerano, ti snobbano, non ti salutano…..
Ma nei loro occhi vedi il bisogno di amore, di affetto, di comprensione….lo vedi nei rari momenti in cui si concedono o dove tu cerchi di legger loro dentro…lo vedi nel loro fare strafottente, ma che invece maschera un bisogno enorme….
Vedi la loro parte bambina, mai uscita, mai coccolata, mai amata….e allora dai un senso profondo al tuo essere lì in quel momento e nel futuro……. quando entro in carcere mi dimentico totalmente di dove sono, guardo le ragazze e non vedo ciò che hanno fatto, ma vedo ciò che non hanno avuto per arrivare fino a là…
E come leggo più volte da Frucci e con cui concordo pienamente mi metto in continuo confronto con me stessa e con i miei limiti…
Ora il mio obiettivo per la prossima volta al femminile è quello di dare di più….di guadagnarmi la loro fiducia…di coinvolgerle di più, di usare un aggancio anche materiale per riuscire ad entrare in sintonia con loro……
Eccone i rari momenti:
- M..: Quando esci di qua bevi un caffè per me e pensami….. Valeria: Si, certo…ogni mattina….ma ricordati di farlo anche tu quando uscirai da qua…e pensami……..
Mi ha guardata, m’ha stretto la mano e mi ha fatto un sorriso….

- S.: Per cortesia, scrivimi una frase d’amicizia nel mio diario….
L’ho scritta, dopo essermi resa conto che non sapeva né leggere né scrivere gliel’ho letta e l’ho guardata negli occhi…si è commossa…aveva gli occhi lucidi e ciò che mi è piaciuto è che ha mantenuto i suoi occhi sui miei nonostante si fosse accorta che ho colto la sua commozione….

- F.: Che lavoro fai? Quanto guadagni? Io di lavoro rubo e quando esco di qui continuerò a farlo…

- F.: Gioca a carte con me, per tutto il tempo che resterai qui…

Non so se questa uscita per loro ha avuto un senso….per me lo ha avuto per migliorarmi per loro nel prossimo servizio.
Zompetta – Vip Cittadella – Fondazione Uci

venerdì 12 febbraio 2010

31 gennaio - IPM Torino - Volocarcere - clown Pinzetta

Domenica 31 gennaio ho prestato servizio nel gruppo orientamento.

Era la seconda volta con quel gruppo ed ho ritrovato praticamente tutti gli stessi ragazzi del mese prima, me li ricordavo tutti quanti. Ho trovato il gruppo unito, abbiamo giocato a carte e a me piace un sacco vedere quanto si divertono. Avverto una certa complicità tra loro.
Rinunciando alle regole del gioco (giochiamo sempre a Solo) spesso si scambiano le carte, buttano 5/6 carte tutte insieme, le nascondo sotto il sedere... Poi quando qualcuno se ne accorge, si mettono a ridere o comunque hanno sempre mantenuto un fare scherzoso dettato dalla voglia di vincere la partita e basta! L'unico elemento che ho notato fosse un pò distante, distaccato e a disagio è l'unico ragazzo italiano che era presente e che il mese prima non avevo visto.

Durante l'ora d'aria si sono scatenati in una partita a pallone. Noi non siamo riuscite ad interagire più di tanto in questo frangente, ma è evidente che piace loro da matti e poi sono agilissimi con quel pallone!
Finita la partita hanno fatto un gioco dove ho notato un pò di "violenza". Praticamente erano tutti davanti alla porta, uno solo parava, gli altri dovevano fare goal... Se il portiere parando riusciva a prendere la palla al volo gli altri dovevano scappare x non farsi colpire dal portiere che doveva tentare di colpirne uno x "liberarsi".
Una sorta di palla prigioniera insomma. Se il portiere non riusciva a liberarsi gli toccava una sorta di penitenza (il che succedeva praticamente sempre): doveva mettersi contro il muro dando le spalle ai compagni che tiravano delle pallonate ALLUCINANTI nel tentativo di prenderlo e... di fargli male!!! E' stata in questa occasione che ad un certo punto c'è stato un pò di nervosismo... ed è stato proprio il ragazzo italiano a fare male alla vittima della penitenza, che si è un pò ribellato per la violenza della pallonata, violenza assolutamente eccessiva e sfacciata. Il ragazzo che ha subìto la pallonata ha smesso di giocare, è venuto vicino a noi ed abbiamo fatto due parole... era tutto dolorante, per via di questa fortissima pallonata alla schiena!
Quando è scoppiata questa piccola rissa però sono tutti accorsi a calmare le acque...

In quelle poche ore che ho passato con loro ho sentito affiatamento e complicità, ma una complicità buona! Io non voglio e non posso avere pregiudizi nei loro confronti, non so niente di loro e quindi mi faccio un'idea in base al poco tempo che passo con loro. In quelle ore ho notato che c'è chi è più esuberante, chi più casinista, chi più rispettoso e chi più "solitario". Ma li vedo buoni, un bel gruppo e rispettosi gli uni degli altri. L'unico che ho visto più a disagio è il ragazzo italiano che accennavo prima.

Se da una parte vorrei poter fare servizio anche nel gruppo delle ragazze ed in quello di accoglienza, sono stata davvero felice di essere stata di nuovo con loro e vorrei farlo ancora, quasi per creare un filo conduttore e pian pianino instaurare un certo legame a forza di vedersi!
I loro visi sono già impressi nella mia mente e nel mio cuore. Vorrei fare tanto per loro!

martedì 22 dicembre 2009

Festa di Natale al Ferrante - 2009

Buongiorno a tutti i clauni,
mercoledi 16 dicembre c'è stato un'evento eccezionale all'IPM...la grande festa di Natale,che come ha detto M. al microfono "e quando ci ricapita!!!!!"
Esco da lavoro alle 17.10 percorrendo le trafficate strade di Turin e alle 17.50 arrivo.
Mi son perso già 2.30 di festa ma sono entrato in un clima alquanto festaiolo!!Mi ricordava le feste di quando avevo 17\18 anni(sarà x il tipo di musica)
Eravamo tantissimi!!!
Il "boss" Aureola a centro pista che sfoggiava tutto il suo sapere sull'hip hop,rap e tutto il ballo "molleggiato"(mi da lezioni private).
Mr Geppetto scatenato a roteare con le fanciulle delle altre realtà di volontariato,ma con pause di rilassanti sedute sul palco.
Io e la mitica Pentagramma abbiamo improvvisato un "limbo"che i ragazzi hanno usato più per saltarci su che passare sotto come di solito si fà....
Tanti trenini stile "buona domenica" e tanti volti sereni hanno accompagnato il pomeriggio al Ferrante.
Straordinario l'apporto di allegria degli agenti!!!!Uno di loro ha fatto una sfida di hip hop con me e Aureola.....fantastico!!!
C'erano anche le ragazze che ovviamente se ne stavano in un'angolino.Si vedeva che avevano voglia di ballare ma erano frenate per via degli sguardi maschili.
Ogni tanto provavo ad avvicinarmi a loro....ma facendo parte anch'io del genere maschile,non ho riscosso successo.Quindi,grande Pentagramma,si è diretta verso di loro e finalmente ha convinto alcune di loro a muoversi(bravissime tra l'altro)
Finiti i balli arrivano Smilzo,Maggiolina,Svitol e c.
Tutto il corridoio è colmo di tavoli e sedie.Si mangia,ma quanto ho mangiato????Tantissimoooooooooo.Tutto buono.
Tante foto scattate per immortalare una festa stupenda.
Mi ha fatto un' enorme piacere il saluto di I. che per l'occasione aveva il nostro bel naso rosso.La mia gioia era anche nel notare che non aveva più l'occhio nero!!!
Mi ha salutato anche il granata che tentava di accopparmi con le palline di giocoleria lo scorso servizio.Aveva la maglia della Roma però?!?Lui mi ha detto"vanno bene tutte basta che non sia juve"
Alle 21.00 dovevo scappare perchè avevo riunione direttivo,ma non avevo alcun voglia di andarmene sapete...infatti sono uscito mezz'ora dopo
Bella festa,ben organizzata,agenti partecipi,associazioni di volontariato diverse e fuse insieme con l'unico obbiettivo per un giorno,sto imparando il rap grazie ad Aureola,Pentagramma alla sua prima festa al Ferrante ed è stata fantastica,Frucci e Afrikella che son state li nel primo pezzo della festa e hanno sicuramente dato il loro contributo,insomma tutto molto bello(come diceva Bruno Pizzul)

Bene 5 giorni e si ritorna al Ferrante...come al solito...NON VEDO L'ORA!!
ZEBRA\ANDREA

lunedì 27 aprile 2009

Carcere minorile Ferrante Aporti by Rebelot

SERVIZIO VOLONTARI CARCERE MINORILE "FERRANTE APORTI" - TORINO

Domenica 26-4-2009

Volontari presenti:
Rebelot - VIP Milano
Puzzolone - VIP MilanoPimpa - VIP Varese
Volpina - VIP Livorno
Zebra - VIP Torino
Tatà - VIP Torino
Ortensia - VIP Torino

Condivisione di Rebelot


Domenica mattina rifugio Rebelot
guardo la cartina di Torino... non ricordo la via ma il carcere sarà indicato... e invece no!!! ovviamente niente carcere sulle cartine, perchè il carecere non è esattamente un posto turistico e quindi prima domanda... perchè fare i turisti milanesi che durante una splendida giornata di pioggia si recano nella famosa località di mare chiamata Torino??? Boh... Puzzolone lo saprà e cosi parto, passo aprenderlo e insieme in autostrada e via. Un attimo dopo lasciamo Milano bloccata per la partita del Milan e i tanti tifosi rinchiusi nelle loro automobili, rinchiuse nelle stradine bloccate per poi andare a rinchiudersi in uno stadio, mentre i rinchiusi (quelli veri) farebbero di tutto per poter essere liberi di godersi anche una splendida giornata di sole... va bé... comunque partiamo.. e ticchetetac la pioggia va e così anche noi..

Domenica pomeriggio in macchina sull'autostrada...
mille domande... ma cosa andiamo a fare??? ma tu lo sai??? ma tu cos'hai portato??? e la risposta semplice e completa del Puzzolon.... io nulla, ho portato solo me stesso!!!!!

Domenica pomeriggio, viale Giulio Cesare a Torino...
vai di qui... vai di li, no era di là, ma che strana torino, ed eccoci qua... in un batter baleno arriviamo davanti al carcere e come una banda di marsigliesi vediamo gli altri compagni in macchina ad aspettarci... ci sono anche Aureola e Spillo a farci accoglienza e Aureola intona un Aloha e spillo ci dona una ghirlanda di fiori davanti al famoso aeroporto Ferrante Aporti delle isole Hawaii torinesi...

Sempre domenica pomeriggio alle 15e30 finalmente dentro!!!!
eccoci lì a parlare con i secondini... a quanto pare c'è stato un pò di casino e quindi il gruppo con cui avremmo dovuto giocare, non c'è e quindi giochiamo col gruppo accoglienza e in una meravigliosa palestra... non è all'aria aperta ma di aria ce n'è proprio tanta e anche fredda e così per scaldarci tutti assieme partiamo in cerchio e i ragazzi sono molto collaborativi... si ok... anche grazzzzie a Volpinas che va da ognuno di loro a tirarli dentro al gruppo!!!!
E così si parte con gioco... dopo un abbozzo di gioco per conoscere i nomi, cambiamo e giochiamo con Gustavo e Gianluigi... chiiii??? Gustavo!!!! e poi in sequenza la genialata di usare la pistola per giocare e ridere insieme e poi addirittura anche un bans a mille all'ora e un gioco di memoria con le palline... e poi il secondino che fa segno che è ora di andare... il tempo è volato!!!! Per noi e credo anche per loro che alla fine ci salutano e i sorrisi rimangono impressi sui volti, nonostante il cammino obbligato che li riporterà in cella...

Considerazioni: c'è stato molto ascolto tra di noi e anche, credo, delle esigenze dei ragazzi... giovani uomini proiettati in un mondo di falsi duri.
c'è stato gioco, energia, entusiasmo e semplicità... e questo ha scatenato la magia... per un'ora eravamo altrove, il carcere non può contenere un sorriso...
ci sono state anche dinamiche interessanti... per esempio quella che ha visto protagonista un ragazzo che si posizionava all'esterno del gruppo e che con la palla sparava certe cannonante all'altezza della testa... e che nel gruppo è rientrato perchè ha visto che c'era divertimento all'interno del gruppo!!!
Mi è capitato di andare altre volte in un carcere che al confronto sembra il club med!!! un carcere di adulti, mentre questi erano semplici ragazzi... e quindi anche alla ricerca del loro spazio e anche in attesa di accettare il loro nuovo cammino...
in conclusione direi molto emozionante... un servizio nuovo e diverso, forte anche per la dimensione del gruppo che si è sviluppata!!!!
Grasssssssie a tutti gli amici che hanno giocato e contribuito a questo bel pomeriggio giocoloso!!!!!
Grasssssssie per la generosità e per le parole della condivisione finale.... a ognuno per ogni piccola cosa e a tutti per il tutto creato assieme!!!!

Rebs... anzi Paolo